Cappella Palatina di San Pietro nel Reale Palazzo dei Normanni, Palermo
2005 – 2008
“La cappella Palatina, la più bella del mondo, il più prezioso gioiello religioso sognato da mente umana ed eseguito da mano di artista” così Guy de Maupassant sul gioiello arabo-normanno patrimonio UNESCO. Realizzata nel 1130 come cappella privata del primo re normanno Ruggiero II d’Altavilla, la chiesa si sviluppa su tre navate separate da colonne in granito e marmo, interamente rivestite da mosaici. Il restauro, finanziato dal gruppo Würth, ha restituito all’originaria bellezza i preziosi mosaici bizantini, il pavimento cosmatesco e il soffitto ligneo dipinto a muqarnas. Gli interventi sui mosaici hanno riguardato il consolidamento per la riadesione delle tessere musive al supporto del paramento murario e la successiva pulitura e reintegrazione delle lacune. Altrettanto delicato è stato l’intervento sul soffitto ligneo dipinto ad alveoli, muqarnas come viene chiamata in arabo questa soluzione decorativa dell’arte islamaica. Anche il pavimento cosmatesco a mosaico geometrico, in pessime condizioni di degrado e con generalizzate mancanze, è stato sottoposto a restauro. L’intervento ha poi riguardato le membrature esterne e i soffitti, le cui condizioni avevano dato origine a fenomeni infiltrativi, favorendo i degradi dei mosaici all’interno.